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Elezioni dei Portavoce delle Consulte dei Quartieri

**Approfondimento** - Pubblicato il: **07/10/2025**
Elezioni dei Portavoce delle Consulte dei Quartieri

Il PCI di Novara è esterrefatto per la continua e caparbia ottusità delle opposizioni a questa destra che nel capoluogo governa indisturbata da parte di chicchessia.
Nel giro di poco tempo, l'Amministrazione indice una consultazione cittadina per eleggere i Portavoce delle Consulte dei Quartieri, con il chiaro intento di stroncare il dibattito tra l'amministrazione comunale e i singoli cittadini. La logica è sempre quella: ripercorrere le politiche di democrazia partecipata al ribasso.
Per noi la questione è chiara: sulle istanze di quartiere, la discussione con le associazioni e i comitati verrà espunta dal calendario politico, poiché vi sarà un solo intermediario.
La posta in gioco è evidente in una città che si avvale di una cospicua somma di denaro derivante dalle risorse recuperate dai governi antecedenti a quello della Meloni. Non bisogna disturbare il manovratore. Tutto lecito, tutto in linea con l'idea di gestire al meglio le risorse non sulla base di una scelta discussa ed elaborata con il pieno equilibrio della partecipazione cittadina, ma con la forza di una maggioranza che fa di quei quattrini propaganda politica per il futuro.
Poli logistici, nuovi centri commerciali, strutture universitarie e un nuovo ospedale. Tutte scelte indiscutibili ma, per i Comunisti, al titolo bisogna mettere anche le relazioni in chiave di necessità per un futuro prosperoso e non da schiavi di interessi economici che porteranno solo processi recessivi in ogni campo.
Possiamo confidare sul Governo della città? Perché di "amministrazione" ben presto non se ne sentirà più parlare!
In questo scenario, noi pensiamo sia indispensabile una convergenza in cui i partiti del centrosinistra non si misurino sul loro peso politico ma sulla loro capacità organizzativa. Contribuiscano a trovare sinergie per avanzare candidature di quartiere condivise, senza mettere bandiere o stendardi, al fine di arginare un lavorìo che le destre novaresi hanno avuto modo di gestire indisturbate da parecchi mesi.
Le cose non sono andate nel verso giusto, o meglio, nel verso logico per affrontare una situazione del genere, poiché chi gestisce la politica a sinistra si barrica dietro il proprio "orticello" e non guarda oltre. Non guarda i cittadini, che sono scontenti di questa politica verticistica che pensa di essere rappresentativa solo perché si trova al di là della barricata.
Oggi si raccolgono i frutti di questo lavoro. Pur nella speranza di una certa responsabilità, registriamo una avventurosa spedizione alle votazioni come se fossimo l'Armata Brancaleone. Leggiamo auto-candidature, raccolte firme e inviti a dare le proprie generalità in modo frammentato e senza un filo di coordinamento.
Siamo affranti. Non avevamo da proporre alcun nome né avevamo alcuna velleità di partito. Volevamo solo constatare lo stato della salute della sinistra novarese.
La febbre è alta e il medico non si trova.