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IL "CHE" VIVE NELLE LOTTE DEI COMUNISTI E DI TUTTI I POPOLI

**Comunicato Stampa** - Pubblicato il: **09/10/2025**
IL "CHE" VIVE NELLE LOTTE DEI COMUNISTI E DI TUTTI I POPOLI
Il 9 ottobre 1967 Ernesto Guevara De La Serna e gli altri guerriglieri catturati assieme a lui in Bolivia vennero assassinati per ordine del dittatore René Barrientos e della CIA.

Ma la scomparsa fisica del "Che" ne moltiplicò il messaggio e l'esempio rivoluzionario, ispirando migliaia e migliaia di giovani che impugnarono le armi per liberare l'America Latina dalle dittature e dal ruolo di "cortile di casa" degli Stati Uniti d'America.

Nella Rivoluzione Popolare Sandinista del Nicaragua, nella Grenada rivoluzionaria di Maurice Bishop, nel Cile dell'Unità Popolare e di Salvador Allende, in El Salvador, Guatemala e nelle carceri segrete dove le dittature al soldo dell'imperialismo torturavano e uccidevano la meglio gioventù, il nome e l'esempio del "Che" continuarono a tormentare l'anima nera degli oligarchi golpisti e neoliberisti, ispirando invece le speranze e le lotte degli oppressi.

E ancora oggi il "Che" vive nel Socialismo del XXI Secolo che, iniziato con la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, da un quarto di secolo sta scuotendo l'America Latina, fra grandi avanzate e arretramenti.

I tentativi di dipingere Ernesto "Che" Guevara come un terrorista non sono mai finiti e in questi anni bui si sono intensificati. I capitalisti e gli imperialisti, liberali o fascistoidi che siano, considerano terrorismo qualsiasi ribellione contro il loro potere e spacciano per "libertà" e "democrazia" un sistema basato sullo sfruttamento (con le buone o le cattive) delle risorse della gran parte del pianeta a beneficio di una minoranza sempre più esigua.

Il "Che" vive a Cuba socialista, nella sua solidarietà sanitaria internazionalista a tutti i popoli che ne hanno bisogno, nel cuore dei bambini e dei giovani che studiano gratuitamente a tutti i livelli d'insegnamento, in un popolo eroico che continua a difendere la propria indipendenza a 90 miglia dagli USA.

Il 3 ottobre 1965 si insediò il Comitato Centrale del nuovo Partito Comunista di Cuba, forma definitiva del Partito nato dalla fusione delle organizzazioni che avevano guidato la Rivoluzione trionfata il 1° Gennaio 1959 (Movimento 26 Luglio, Partito Socialista Popolare, Direttorio Rivoluzionario).

In quella occasione il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz lesse la lettera d'addio del "Che": "in una rivoluzione, se è vera, si vince o si muore e molti compagni sono rimasti lungo il cammino verso la vittoria".

Si, molte compagne e compagni, umili ed eroici, di molti dei quali non si sa niente o sono stati dimenticati, hanno lastricato "i grandi viali dai quali passeranno gli uomini liberi per costruire una società migliore", come scandì Salvador Allende nel suo ultimo discorso.

Per ricordarle e ricordarli, con l'esempio del "Che" nel cuore, il Partito Comunista Italiano aderisce e partecipa all'omaggio ad Ernesto Guevara De La Serna, il "Che", a Carrara, di fronte al monumento in suo ricordo, alla Scalinata del Baluardo, Giovedì 9 ottobre 2025, dalle ore 17.00 e per tutta la serata.

PARTITO COMUNISTA ITALIANO - Dipartimento Esteri